La scarsa dissipazione del regolatore nei VFR 750 (RC36) è una cosa da me appurata e corretta circa 3 anni fa.
Inizialmente ho messo della pasta al silicone tra regolatore e chassis moto perchè avevo notato che la zona di contatto era ridottissima.
Ho fatto delle misurazioni con un termometro digitale e una termocoppia prima e dopo questa prima modifica.
Nelle condizioni originali il regolatore arrivava a temperature di circa 100°C (il che significa che internamente i componenti lavoravano almeno a 120/130°C, decisamente troppo per un componente elettronico che deve essere affidabile) dopo la modifica sono arrivato intorno agli 85°C.
Non contento di ciò ho fresato con la forma del regolatore un dissipatore alettato fissato al telaio nel cui interno ho piazzato il regolatore.
Sono così sceso ad una temperatura di circa 75°C che definirei soddisfacente.
Purtroppo però sono arrivato tardi a fare questa modifica perchè il tutto è durato ancora per poco tempo (la moto l’avevo comprata usata e i due anni precedenti il povero regolatore ha sofferto le pene dell’inferno).
Ho quindi cercato di autocostruirmi un regolatore che funzionasse come dicevo io e cioè in PWM e non in cortocircuito, come quello originale (il metodo del cortocircuito è un sistema obbrobrioso in quanto costringe il generatore ad erogare il massimo della potenza anche a vuoto con conseguente massimo riscaldamento del regolatore proprio in questa condizione e una perdita inutile di potenza dal motore), ma dopo vari tentativi e per mancanza di tempo ho dovuto utilizzare un nuovo regolatore, non quello originale del VFR (costo 300.000 lire), ma quello di un APRILIA PEGASO (costo 150.000 lire).
Ovviamente prima di montarlo ho fatto delle prove a banco in quanto sapevo che il generatore del Pegaso dava solo 190W contro i 370W del VFR e quindi tramite un generatore trifase e un carico resistivo l’ho tenuto 4 ore con la sola batteria e 4 ore ad erogare 25A (che a 14V fanno 350W) con risultato positivo.
Questo regolatore (mod. SH532B-12, di cui non sono riuscito ha trovare le caratteristiche) è della stessa marca di quello del VFR ma è del tipo alettato e con piccolissime modifiche (svasatura dei fori di fissaggio, appiattimento zona posteriore per migliorare ulteriormente la dissipazione termica con tanto di pasta termoconduttiva, e collegamento del filosottochiave al positivo fisso visto che tanto assorbe solo 400uA) si adatta perfettamente e dopo ormai 2 anni e 25000 Km va ancora benissimo.
Sopra l’alettatura ho montato una ventolina tipo PC da 12 Volts (la prudenza non è mai troppa) e la temperatura massima che sono riuscito a misurare è stata di 63°C (dopo 4 ore di funzionamento con temperatura dell’aria di 34°C).
Buona sperimentazione !