Prima di tutto ho seguito alla lettera le istruzioni sul nostro sito per quanto riguarda i materiali, e dopo essermi recato in un negozio di elettronica sono uscito con il tutto per solo 11 euro.
Il termostato lo ho trovato pero’ tarato a 60 gradi centigradi anziche a 50 come descritto sull’altro articolo nella sezione tecnica dedicato al regolatore.
Poco male, perche’ come vedrete dalle foto e’ facilmente intercambiabile.
Approfittando di un adelle tante domeniche piovose mi sono rimboccato le maniche e ho cominciato l’opera di installazione.
Premetto che dopo essermi stampato l’articolo del sito, lo ho studiato prima di incominciare.
Un paio di cose non mi piacevano del lavoro descritto, e cioe’ il fissaggio della ventola e del termostato e i collegamenti elettrici; ed infatti queste sono state le modifiche da me apportate.
Bisogna proprio dire che è scritto a prova di idiota ( o scimmia come amano dire gli americani) tanto è vero che certi passaggi sono stati piu’ complicati da leggere che non da eseguire.
Ma cominciamo a descrivere le operazioni in ordine :
- Staccare la batteria
- Smontare il regolatore dal telaio per esaminarlo meglio. ( noterete che la parte del circuito è solo quella centrale /longitudinale, quindi tutto il resto è scambiatore di calore puro).
Visto che le fascette in plastica descritte sull’articolo per l’aggancio della ventola al telaio non mi piacevano ho deciso di forare con una punta da 4 mm in corrispondenza dei fori di attacco della ventola, che vanno a cadere ai bordi del regolatore. Per poterla fissare a questo punto mi sono recato al Brico e ho comprato bulloni con relativi dadi da 3×30.
Queste si sono rese necessarie proprio per il fissaggio della ventola al regolatore stesso.
Per rendere un po piu’ elastico il tutto tra ventola e regolatore ho inserito delle rondelle in gomma ( alias guarnizioncine da idraulico sempre by Brico).
Queste si sono rese necessarie anche per fare da spessore visto che le alette centrali del regolatore sono leggermente piu’ alte di quelle laterali, proprio dove i bulloni vanno in tensione con la ventola stessa.
- Prima di montare la ventola a questo punto ho ricercato un punto per montare il termostato. Punto individuato sull’aletta superiore dello stesso. Questo perché così non prende direttamente aria dalla ventola quando questa è accesa e quindi non viene raffreddato anzitempo ( e quindi staccare il funzionamento della ventola stessa prima di aver adeguatamente raffreddato il R/R ). Il termostato da me trovato e di tipo cilindrico con il sistema di ancoraggio di tipo a rondella con due asole laterali. Con due piccoli fori da 3mm proprio al centro dell’aletta superiore ho creato il sistema per ancorare il termostato.
Siccome pero’ l’aletta stessa presenta una leggera bombatura, per fare aderire perfettamente il termostato ho agito di lima per spianare la stessa ( lavoro peraltro di poco conto visto la tenerezza dell’alluminio delle alette). Una volta eseguito questa operazione ho proceduto al montaggio dei pezzi. - Bloccare il termostato con una goccia di “blocca-filetti” sui due dadini che bloccano lo stesso.
Questo per evitare di perdere per strada pezzi a causa delle vibrazioni.
- In secondo la ventola: qui e’ la seconda differenza da me apportata rispetto all’articolo.
Infatti la ventola la ho montata che soffia l’aria verso il regolatore, per due motivi: il primo e’ che se avessi girato la ventola nell’altro modo il motore di quest’ultima sarebbe rimasto in vista e ho pensato che in caso di forti piogge ( vedi avvicinamento al meeting di molti ) ho accurato lavaggio della moto dell’acqua potrebbe entrare nel motorino della ventola danneggiandola.
Punto secondo, visto che essa si accende solo quando si va piano perché è in quel contesto che non riceve il raffreddamento il problema dei flussi d’aria contari secondo me non esiste; tantè che anche la ventola del radiatore aspira l’aria dall’esterno verso l’interno andando contro al flusso naturale della stessa.
Anche qui ho provveduto a mettere del blocca filetti sui dadi. A questo punto ho commesso un errore. Cioè non ho inserito i bulloni di fissaggio del regolatore al telaio prima di fissare la ventola ( visto che queste operazioni fin qui descritte le ho eseguite al banco con il pezzo incriminato in mano) così questi ultimi non entravano piu’ nelle loro sedi e ho dovuto montare il bullone dall’interno del telaio con il dado a contatto del regolatore ( cioè il contrario di come è montato normalmente).
- arrivati a questo punto l’impianto elettrico è stato un gioco da ragazzi con la notevole differenza che dove ho preso la corrente non era una spina come descritta nell’articolo, ma semplicemente un fastom sormontato dalla solita protezione in plastica morbida.
Così una volta individuato il positivo ho eseguito i collegamenti.
Il cavo che porta tensione alla ventola lo ho saldato al fastom stesso
- altra differenza rispetto all’articolo: il polo positivo lo ho prima fatto passare dal termostato e poi fatto arrivare alla ventola. Questo perché ho pensato che era meglio non lasciare sempre in tensione quest’ultima anche quando non lavora ( vedi acqua ).
Prima di arrivare al termostato ho comunque provveduto ha inserire un fusibile ( coem da articolo ).
- Per tutto il resto ho eseguito alla lettera le istruzione riportate sull’ articolo gia’ sviluppato.
Bene devo dire che il lavoro eseguito si presenta anche molto bene all’occhio che non guasta anche se rimane nascosto.
Unica nota dolente il fatto che in circa due ore ho eseguito il tutto e quindi il gioco (perché fondamentalmente anche di questo si è trattato ) è durato troppo poco.
Ho gi? saggiato la bont? della modifica visto che sono circa 5 giorni che giro dopo averla terminata.
Devo dire che spesso e volentieri dopo una breve sosta ( anche semaforo) in giornate calde come oggi ( 18/05) la ventolina entra in funzione .
Questo significava che il regolatore scalda come un forsennato.
Visto i risultati ottenuti con la minima spesa, mi sento di consigliare a tutti questa piccola ma ingegnosa modifica.
La bonta’ dell’articolo sul sito mi ha notevolmente aiutato, è scritto a volte con descrizioni fin troppo lunghe.
Ma questo serve per evitare ogni benchè minimo errore.
La cosa che faro’ quasi sicuramente quest’inverno sar? di mettere una piccola spia sul cruscotto per segnalare l’entrata in funzione della ventolina.
Questo per monitorare i momenti in cui il dispositivo si scalda .
LE IMMAGINI DELL’ OPERAZIONE
- Foto 1 Ventola con termostato visti di fronte
- Foto 2 Stessa foto da cui si vedono i bulloni di ancoraggio della ventola al R/R
- Foto 3 Visto da sopra si vedono i bulloni di ancoraggio del termostato
- Foto 4 Si vede il fusibile con il porta fusibile volante
- Foto 5 Il cavo indicato dal cacciavite è quello di alimentazione della ventola